Dieta vegetariana

Per i mangiatori di carne, risulta impossibile immaginare una dieta che non preveda la carne e forse dovrebbero soffermarsi sui benefici che un’alimentazione di questo tipo può dare. Diverse ricerche hanno dimostrato che una dieta vegetariana ben bilanciata è molto salutare, soprattutto per il cuore, perché ricca di antiossidanti e povera di colesterolo.

 

Un vegetariano può essere molto soddisfatto anche senza mangiare carne e preferendo cibi derivanti da piante.
Questi includono:

  • frutta
  • ortaggi
  • legumi
  • cereali
  • uova
  • prodotti caseari
  • prodotti della soia
  • semi oleosi

Come si può vedere dunque c’è un’ampia varietà di scelta disponibile per i vegetariani. Per lo più la dieta si basa su verdura fresca ma è anche facile combinare alimenti più proteici come i fagioli con i cereali o i cereali con i prodotti caseari.
Con un po’ di creatività è facile ideare piatti che non abbiamo carne e se si fa attenzione non si dovranno nemmeno fare grossi cambiamenti allo stile di vita vista la lunga lista dei cibi che si possono mangiare: potete iniziare cucinando un bel sugo alle verdure invece del ragù!
 
Noi siamo ciò che mangiamo

Se l’animale vive male, la carne non fa bene; mucche, ovini e pollame vivono tutti stressati e ammalati Le informazioni tutt’altro che appetibili riportate di seguito, su ciò che passa per “cibo” adatto all’alimentazione umana, secondo gli specialisti della nutrizione, sono un primo contributo a un dibattito divenuto urgente.

Mucche da latte: vita media all’aria aperta, anni 20. Vita in batteria, 5-6 anni. Lo sfruttamento intensivo per la produzione di latte e di vitelli fa si che solo il 25% degli animali raggiunga l’età di 7 anni, quando fisiologicamente la produzione lattiera dovrebbe essere più ricca. Dieta naturale: erba da pascolo. Dieta industriale: erbaggi, spazzatura e rifiuti non solidi tritati, letame, erbagg cementati, feci animali, residui intestinali della macellazione (sotto forma di farine animali, quelle rese famose a causa del fenomeno definito “Mucca Pazza”).
Rudolf Steiner, grande studioso delle scienze sociali, filosofo, educatore, mistico dell’inizio del XX secolo così si espresse: “Quando si dà alla mucca nutrimento a base di carne di altro animale entro breve tempo la mucca mostra segni di squilibrio e poi impazzisce…” (nel 1925!!!).
Comportamento: nervosismo dovuto a mancanza di moto e impossibilità di ruminare, mastiti e affezioni mammellari, impossibilità di allattamento dei vitelli a causa della produzione lattiera industriale.

Vitelli: vita all’aria aperta, anni 20. Vita in batteria 3-16 settimane!
Dieta naturale: erba da pascolo e latte.
Dieta industriale: l’alimentazione, solo a base di latte, produce carni da macellazione più bianche e più tenere ma determina anemia, carenza di ferro e sostanze essenziali.
Comportamento: nervosismo per mancanza di spazio; per reazione alla dieta monotona gli animali tendono a inghiottire il pelo e leccano in continuazione l’interno degli angusti contenitori in legno in cui devono vivere.

Ovini: vita all’aria aperta, anni 12. Vita industriale per la macellazione da 3 mes in poi. Dieta naturale: erba da pascolo. Dieta industriale: identica, ma con l’aggiunta di ormoni e altre sostanze per migliorare il rendimento portandolo a 3 gravidanze nell’arco di 2 anni.

Pollame: vita all’aria aperta 7 anni. Vita industriale per pollame alimentare 6 settimane, in penombra e senza spazio. I pulcini maschi, essendo la loro carne di qualità inadatta all’alimentazione umana, a un giorno dalla nascita vengono distrutti mediante schiacciamento e “riciclati”! Dieta naturale: granaglie, vermi, pietre e altre sostanze. Dieta industriale: preparati ad alto contenuto di grassi, antibiotici e ormoni per favorire l’aumento di peso. Comportamento: aggressività e nervosismo. In batteria, per prevenire i casi di cannibalismo, viene praticata la limatura del becco.

Suini: vita all’aria aperta, 5 anni. Vita industriale, 5-6 mesi. Dieta naturale: onnivora, con abbondanza di tuberi e radici. Dieta industriale: mediante razioni preconfezionate per incrementare il peso.

Comportamento: il suino, che in condizioni naturali circola liberamente, è assai pulito e per l’allevamento della prole si costruisce una “casa” ben protetta a un metro di altezza dal terreno, allevato in batteria diventa apatico o aggressivo. La sporcizia che non gli è naturale (fango ed escrementi) e la mancanza di moto dà luogo a depressione o a casi di cannibalismo.

Salute

Aumenta la resistenza fisica grazie ad una notevole presenza di amidi, nei cereali, nei legumi secchi, nella manioca e nelle patate, che vengono depositati come riserva energetica sotto forma di glicogeno nel fegato e nei muscoli.
Evita la stitichezza grazie all’elevata presenza di fibre che regolarizzano il transito intestinale.
Riduce i rischi di malattie cardiocircolatorie e cancro grazie ad una percentuale di lipidi meno elevata e più equilibrata; riduce il rischio di altre malattie    degenerative fra le più comuni della nostra società, come: artrite, artrosi, diabete, obesità, osteoporosi.
Spostando l’equilibrio acido-base dell’organismo verso l’alcalinità può prevenire patologie cronico-degenerative.